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Vittorio Zucconi “Testimone della Storia” del Premio Luchetta 2018

Venerdì 25 maggio alle ore 18.00 presso la Sala Tergeste del Savoia Excelsior Palace di Trieste si terrà l’incontro con Vittorio Zucconi e il direttore del Il Piccolo, Enzo D’Antona

Va a Vittorio Zucconi la VII edizione del Premio Crédit Agricole FriulAdria Testimoni della Storia, promosso dal Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta su impulso di Crédit Agricole FriulAdria, d’intesa con il festival Pordenonelegge.

«Le sue corrispondenze dagli USA hanno raccontato l’America attraverso molti presidenti – recitano le motivazioni – e sono autentica letteratura grazie ad una prosa garbata ma pungente, elegante e dissacratoria, a volte cruda, ironica, spesso divertente. Graffiante e diretto negli interventi televisivi, elegante e godibile negli innumerevoli saggi che ne hanno consacrato il successo anche come scrittore, Vittorio Zucconi è non solo firma storica di Repubblica ma anche da molti anni direttore di Radio Capital: a completamento di una poliedricità che lo caratterizza tra i più apprezzati giornalisti italiani».

Classe 1944, nato a Bastiglia (Modena), inviato ed editorialista per Repubblica dagli Stati Uniti, direttore di Radio Capital, ha iniziato come cronista di nera a La Notte, Zucconi ha scritto anche per il Corriere della Sera e per La Stampa. È stato corrispondente da Mosca, Tokyo, Bruxelles, Parigi, Washington.

Il premio, assegnato nelle scorse edizioni a Gianni Minà, Giovanni Floris, Lilli Gruber, Ferruccio De Bortoli, Ezio Mauro e Corrado Formigli, sarà consegnato al Politema Rossetti di Trieste venerdì 25 maggio in occasione della XV Serata “I nostri Angeli”, momento culminante del Premio Luchetta 2018.

Sempre venerdì 25 maggio alle 18 nella Sala Tergeste dell’Hotel Savoia Excelsior Palace (Trieste, Riva del Mandracchio 4) Vittorio Zucconi incontrerà il pubblico di Trieste per una conversazione, condotta dal direttore del quotidiano Il Piccolo Enzo D’Antona, intorno ai temi del suo recente libro “Il lato fresco del cuscino. alla ricerca delle cose perdute” (Feltrinelli): un affettuoso viaggio nel ricordo attraverso visioni e suoni rimasti impressi nella memoria: dal ticchettio della Lettera 22 paterna al videoregistratore Betamax, all’aereo scalcagnato della campagna presidenziale di Bush, che sembrava a ogni momento sul punto di schiantarsi, ma in cambio offriva un posto in prima fila nello spettacolo della democrazia.

 

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