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Sabato 2 luglio torna il “San Nicolò si mette in moto”

Il ricavato del motoraduno di beneficenza andrà al piccolo Hathal, ospite della Fondazione Luchetta

Circolo ricreativo e sportivo “Tommasi” della Polizia Locale di Trieste
Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin

Torna sabato 2 luglio a Trieste “San Nicolò si mette in moto”, il motoraduno di beneficenza noto per la sua edizione invernale, alla quale ormai da 19 anni partecipano centinaia di appassionati a bordo di moto, scooter e vespe che attraversano la città in un lungo corteo colorato per portare doni ai bambini meno fortunati.

Visto il successo della manifestazione invernale, il Circolo “Tommasi” della Polizia locale, promotore dell’iniziativa, da cinque anni organizza anche un’edizione estiva, che quest’anno servirà a raccogliere i fondi per sostenere le cure sanitarie di Hathal, il primo bambino yazida ospite della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin.

Hathal, 11 anni, è malato e fa appunto parte della comunità Yazida, perseguitata dall’Isis perché di religione diversa. Insieme ad altre migliaia di yazidi, era riuscito a scappare dall’Iraq e a trovare riparo nel Kurdistan iracheno, nel campo sfollati di Khanke, dove però mancano medicinali, personale sanitario e strutture mediche adeguate.

Hathal non solo doveva essere operato per un cheloide al braccio, ma è anche emofiliaco: per questo motivo, il medico triestino Marzio Babille, già rappresentante dell’Unicef in Iraq, l’ha individuato insieme ad altri 300 bambini bisognosi di cure urgenti.

Da lì la cordata di solidarietà che a febbraio scorso l’ha portato a Trieste, ospite del Centro di via Valussi della Fondazione insieme a un famigliare. A lui, nel giro di pochi mesi, si sono aggiunti altri cinque bambini yazidi bisognosi di cure, ospiti, con i rispettivi genitori, sempre della Fondazione Luchetta grazie anche al finanziamento della fondazione “Beneficentia Stiftung” e dell’Associazione “Bambini del Danubio”.

Hathal ha subito una prima operazione all’ IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, e adesso ha cominciato un ciclo di fisioterapia intensiva, in attesa di un eventuale altro intervento. Essendo emofiliaco, ha bisogno di cure particolarmente costose.

Da qui la scelta di destinare a lui il ricavato del motoraduno di sabato, che verrà consegnato la sera stessa alla Fondazione Luchetta. Per partecipare alla raccolta di fondi, basta acquistare, al momento della partenza (ritrovo alle 14 sul tetto  delle “Torri d’Europa”, accessibile da via Doda)  la t-shirt disegnata dal triestino Andrea Longo Zuretti (10 euro).

Al corteo su due ruote potranno comunque partecipare tutti coloro che si presenteranno a bordo del proprio mezzo a motore, purché regolarmente assicurato ed idoneo alla circolazione.

Complessivamente, la manifestazione prevede 140 km lungo strade panoramiche adatte ad ogni tipo di motoveicolo, in un percorso diviso in due tappe, l’andata di 87 km dalle Rive al Carso fino a Muggia; il ritorno di 53 fino allo stabilimento balneare ferroviario di Trieste.

Il percorso dell’andata: via Svevo, Campi Elisi, passaggio S.Andrea, Rive, viale Miramare, Costiera Sistiana, San Pelagio, Ternova, Sales ,Sgonico, Gabrovizza, Opicina, SS58 , SS18, incrocio strada campi da golf direzione San Dorligo, strada fra i serbatoi per Mocò, svolta a destra verso Aquilinia all’incrocio Moco/Prebenico (sagra ciliegie), Aquilinia strade delle Saline direzione Muggia, Porticciolo e Lungomare di Muggia fino a Lazzaretto verso il ristorante Scheriani, dove si potrà sostare dalle 17.30 alle 18.30 per un rebechin  e un brindisi (a pagamento e facoltativo): parte del ricavato sarà sempre devoluto alla Fondazione Luchetta.

Ritorno: svolta a sinistra al primo incrocio per il Lungomare di Muggia, SS15 direzione Rabuiese, Caresana, Mocò, Prebenico, Dolina, direzione Basovizza, strada campi da golf, Provinciale fino a Opicina, Fernetti, Monrupino, Rupinpiccolo, Sgonico, Gabrovizza, Prosecco, Strada del Friuli, Perarolo, Boveto, viale Miramare, bretella  per portarsi allo Stabilimento balneare ferroviario, dove è a pagamento la cena facoltativa; i titolari devolveranno parte del ricavato sempre alle cure di Hathal.

Tutte le informazioni nell’evento pubblicato sul gruppo Facebook “San Nicolò si mette in moto”.

Elena Placitelli

Ufficio stampa Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin