Il disavanzo di gestione dell’esercizio 2020, pari a euro 95,646, è causato in buona parte dall’ulteriore riduzione dell’apporto corrente di risorse derivanti dai contributi ed erogazioni liberali in favore della Fondazione, mentre è continuato l’impiego di analoghe risorse pervenute negli esercizi precedenti, soprattutto a fronte di lasciti testamentari, per lo svolgimento delle attività statutarie.
Proponiamo di effettuare l’integrale copertura del disavanzo di gestione mediante riduzione di pari importo del Fondo Iniziative Future, nel quale era confluito l’avanzo di gestione dei precedenti esercizi, per la somma disponibile di euro 4.864, e della Riserva Lasciti Testamentari per la domma rimanente di euro 90.782.
Nell’esercizio l’incasso dei proventi è stato limitato per il decremento delle elargizioni e per l’assenza di nuovi lasciti testamentari verificatosi nel 2020. A beneficiare, invece, il conto economico registra la realizzazione di plusvalenza di circa 85.000 € a seguito della cessione dell’immobile di Duino Aurisina, giudicato non utile allo svolgimento delle attività della Fondazione.
Nell’esercizio, per quanto riguarda la gestione ordinaria dell’attività di accoglienza bambini malati e loro famigliari, le principali voci di costo sono in decremento sensibile perché, causa pandemia, gli arrivi di nuovi casi accolti sono stati molto limitati. Solo nel 2021 il flusso è debolmente ripreso.
Si segnala che successivamente alla chiusura dell’esercizio, dalla fine del mese di febbraio 2020 l’Italia sta affrontando una grave emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del “Covid-19” che ha portato il Governo a decretare il lockdown dal 10 marzo 2020 consentendo solamente lo svolgimento di attività essenziali. Con successivi provvedimenti lo stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 è stato via via prorogato, fino alla data attualmente vigente del 31 luglio 2021.
La Fondazione, in base alla normativa vigente, non ha dovuto sospendere l’attività in quanto il codice Ateco dell’attività svolta è compreso nell’allegato 1 al DPCM del 22 marzo 2020.
Si segnala che la Fondazione ha prontamente assunto le deliberazioni funzionali a fronteggiare i vari rischi derivanti dall’emergenza sanitaria in atto e a garantire il contrasto alla diffusione del coronavirus adottando, ove possibile, lo smart working, garantendo il distanziamento sociale, e sanificando i locali.
La Fondazione non è in grado di stimare in modo attendibile l’effetto che l’epidemia produce nel 2020 e negli esercizi successivi sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa in quanto molti proventi a sostegno delle attività assistenziali della Fondazione vengono erogati dopo un consistente periodo di istruttoria.
La Fondazione, nell’ambito dei provvedimenti governativi volti all’attenuazione degli effetti finanziari del Covid-19, ha provveduto a dilazionare le rate dei prestiti secondo legge e sta valutando di effettuare interventi necessari di ristrutturazione della casa di accoglienza di via Valussi con il bonus del credito di imposta del 110% della spese sostenute.
La Fondazione ritiene che non sussistano per l’esercizio 2020 incertezze in merito alla continuità aziendale nonostante l’emergenza epidemica da Covid-19 in quanto la propria situazione patrimoniale e finanziaria è solida per effetto di accantonamenti effettuati nel passato.
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