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Aperto “Elide”, il nostro nuovo Centro di raccolta

E’ attivo in via Valdirivo 16a, il nuovo Centro di raccolta “Elide” della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, intitolato a Elide Riccobon, la prima volontaria del Centro di raccolta, scomparsa nel 2017

Posizione centrale a Trieste, nella stessa via Valdirivo, ma leggermente defilata rispetto alla parte in cui gli esercizi commerciali sono più densi. Spazi più ampi, comodi e moderni sia per gli utenti sia per gli operatori, ristrutturati con un contributo di 10 mila euro della Fondazione Cassa di risparmio Trieste. Disposizione a “negozio”, con scafali, banchi e area magazzino. Spazi anche per un eventuale laboratorio sartoria e lavaggio, in una visione futura del Centro che possa diventare un luogo di lavoro, dignità e riscatto per borsisti, per offrire veri e propri percorsi di autonomia economica.

A 10 anni dalla nascita del servizio di raccolta e ridistribuzione di vestiti usati della Fondazione Luchetta in via Valdirivo 21b, rinasce al civico 16a il nuovo Centro di raccolta “Elide” si riapre nel 2019 a tutti quelli che hanno bisogno di un sostegno, di una nuova chance, o anche solo di un aiuto temporaneo, grazie a una rete cittadina di incontro e scambio. Dal 2009 a oggi, in medi 20-30 persone si rifornivano giornalmente al Centro, con un picco di 50 utenti al giorno registrato nel 2018 che ha messo in crisi il “vecchio” Centro di raccolta: file d’attesa per entrare (anche in inverno), e frequenti chiusure per l’inventario e stoccaggio, o la ridistribuzione del materiale donato in altre strutture.

«Sono felice perché le persone continuano a mandare tantissime cose, quindi c’è stata proprio una necessità di allargarsi, non ci si stava più – spiega la presidente della Fondazione, Daniela Schifani Corfini Luchetta -. Però c’è una risposta della città che scalda il cuore, perché sicuramente l’aria che si respira non è proprio amichevole verso le persone straniere, verso quelle di passaggio, quelle che hanno bisogno di aiuto che sono la fascia debole della popolazione. Qui dentro passano persone che sono italiane, residenti, persone che semplicemente passano perché si è sparsa la voce e sanno che qua c’è un posto che li può aiutare», precisa la presidente. E aggiunge: «Mi è stato raccontato di persone che scoppiano a piangere quando vedono quello che possono prendere e possono andare via, rifornendosi di cose che per noi sono basilari e magari cambiamo solamente perché è passata la moda. In più voglio ricordare Elide Riccobon – conclude -, cui è stato intitolato questo nuovo Centro, è stata una delle prime nostre volontarie. Una volontaria ‘storica’ che si è prodigata, e credo che sia un bel modo per ricordarla e onorarne la memoria».

Chiunque abbia bisogno di beni di prima necessità, può quindi rivolgersi al nuovo Centro, dove troverà personale preparato all’accoglienza, volto ad aiutare e sostenere le necessità della persona. In secondo luogo, il Centro è un ambiente misto, che dà opportunità a chiunque voglia fare un’esperienza di volontariato, mettendo in campo le proprie risorse, studi ed esperienze, imparando a lavorare in gruppo assieme a volontari storici, operatori, giovani volontari, al servizio di tutta la comunità triestina.

Elide Riccobon – Insegnate, giramondo, appassionata di lingue straniere e libri. Elide è stata una delle prime volontarie della Fondazione Luchetta, che già dalla seconda metà degli anni ’90 si è prodigata a raccogliere i doni che la cittadinanza di Trieste devolveva ai piccoli ospiti delle case di accoglienza. E’ scomparsa nel 2017, ma rimarrà sempre nel cuore della Fondazione, e ora anche nella memoria di tutti quelli che, come lei, si impegnano a beneficio del prossimo.