4 anni senza Giulio, una battaglia che ci riguarda tutti
Sono passati 4 anni dal rapimento di Giulio Regeni nella capitale egiziana, e dell’inizio del suo calvario. E 4 anni dopo ancora chiediamo “verità per Giulio Regeni”, a fianco alla sua famiglia, alla comunità di Fiumicello, agli studenti del Petrarca di Trieste e del Collegio del Mondo unito di Duino.
E’ una battaglia che ci ha toccato così intensamente perché Giulio era l’esempio di quella “speranza generazionale” che le nostre comunità danno. Perché anche nella nostra Fondazione ci sono famiglie che hanno dovuto fare i conti con il “dopo”, perdendo padri, mariti, fratello, e famiglie che qualche volta devono affrontare tragedie ancora peggiori: la perdita dei figli.
Ma anche per una simbolica vicinanza dell’anniversario della scomparsa di Giulio, il 25 gennaio, a quel 28 gennaio in cui la nostra Fondazione commemora la tragedia di Mostar di 26 anni fa, e per il muro di gomma, questo per nulla simbolico, eretto dall’Egitto sulla verità di Giulio che è analogo a quello che a 26 anni di distanza continuiamo a avere davanti chiedendo verità aull’ l’assassinio di Miran e Ilaria in Somalia.
La battaglia dei genitori Paola e Claudio per la verità e la giustizia per loro figlio è quindi naturalmente anche nostra.