Trasparenza: ecco il nostro Bilancio 2019
La Fondazione crede fermamente nella trasparenza e nel dovere di rendere pubblico l’impiego dei contributi ricevuti. Ecco quindi un estratto dalla nota integrativa del bilancio 2019
Chiusura del bilancio 2019
Il disavanzo di gestione dell’esercizio 2019, pari a euro 78.711,60, è causato in buona parte dall’ulteriore riduzione dell’apporto corrente di risorse derivanti dai contributi ed erogazioni liberali in favore della Fondazione, mentre è continuato l’impiego di analoghe risorse pervenute negli esercizi precedenti, soprattutto a fronte di lasciti testamentari, per lo svolgimento delle attività statutarie.
Nel corso dell’esercizio 2019 sono peraltro pervenuti ulteriori beni immobili da lasciti testamentari, non impiegabili per le attività istituzionali, che si auspica possano essere ceduti a prezzi di mercato per sostenere le attività assistenziali erogate dalla Fondazione.
Proponiamo di effettuare l’integrale copertura del disavanzo di gestione mediante riduzione di pari importo del Fondo Iniziative Future, nel quale era confluito l’avanzo di gestione dei precedenti esercizi.
I punti salienti del 2019
Nel corso dell’esercizio 2018, per ovviare ad una situazione finanziaria momentaneamente difficile, si era deciso di porre in vendita l’immobile di via Rossetti, non più funzionale allo svolgimento delle attività istituzionali, ottenendo l’autorizzazione alla vendita da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti di Trieste. Al 31 dicembre 2018 l’autorizzazione non era ancora stata emanata, ma finalmente si è potuto andare a rogito il 2 maggio 2019.
Nell’esercizio 2019 si è completata la chiamata ereditaria totale da parte della signora Loredana Tence, deceduta in età relativamente precoce, la cui accettazione con beneficio di inventario era in corso alla data di chiusura dell’esercizio precedente, come previsto dalla legge, non essendo ancora state completate le perizie di stima dei beni.
L’asse ereditario consiste in una villetta a schiera a Duino Aurisina con tutta la mobilia, un piccolo appartamento in via Stuparich a Trieste, un automezzo e vari altri elementi di minore portata. Si è dato corso alla valutazione della situazione ed alla stima dei beni e delle passività facenti capo alla defunta. Nel 2019 l’eredità è stata formalmente accettata con beneficio di inventario in via definitiva.
Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Si segnala che successivamente alla chiusura dell’esercizio, dalla fine del mese di febbraio 2020 l’Italia sta affrontando una grave emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del “Covid-19” che ha portato il Governo a decretare il lockdown dal 10 marzo 2020 consentendo solamente lo svolgimento di attività essenziali. La Fondazione, in base alla normativa vigente, non ha dovuto sospendere l’attività in quanto il codice Ateco dell’attività svolta è compreso nell’allegato 1 al DPCM del 22 marzo 2020.
Si segnala che la Fondazione ha prontamente assunto le deliberazioni funzionali a fronteggiare i vari rischi derivanti dall’emergenza sanitaria in atto e a garantire il contrasto alla diffusione del coronavirus adottando, ove possibile, lo smart working, garantendo il distanziamento sociale, e sanificando i locali.
La Fondazione non è in grado di stimare in modo attendibile l’effetto che l’epidemia produce nel 2020 sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa in quanto molti proventi a sostegno delle attività assistenziali della Fondazione vengono erogati dopo un consistente periodo di istruttoria.
La Fondazione, nell’ambito dei provvedimenti governativi volti all’attenuazione degli effetti finanziari del Covid-19, ha provveduto a dilazionare le rate dei prestiti secondo legge e sta valutando di effettuare interventi necessari di ristrutturazione della casa di accoglienza di via Valussi con il bonus del credito di imposta del 110% della spese sostenute.