La delegazione yazida oggi in visita alla Fondazione
Dopo essere stata ricevuta giovedì alla Camera dei deputati, oggi la delegazione della Comunità curda yazida ha visitato il nostro Centro di via Valussi che da martedì ospita quattro bambini yazidi con i loro padri. Non prima di aver visitato anche gli altri due bambini yazidi già accolti a Trieste, ospiti dell’Associazione Bambini del Danubio con le loro madri.
In via Valussi la delegazione yazida è stata ricevuta dalla presidente Daniela Luchetta e dall’intero staff della Fondazione. Di seguito la presidente ha partecipato all’incontro pubblico al Caffè San Marco di Trieste promosso dal Rotary Club Trieste.
Dopo l’arrivo – il 22 febbraio scorso di un bambino, malato e sopravvissuto al genocidio che nell’agosto 2014 la comunità curda yazida ha subito dal parte dell’Isis – da martedì scorso, infatti, la Fondazione Luchetta ospita a Trieste altri tre bambini yazidi, accompagnati dai rispettivi padri.
Si tratta di due fratellini piccoli e una ragazza, tutti colpiti patologie congenite che compromettono la deambulazione in maniera permanente. Provengono tutti dal campo sfollati di Khanke, nel Kurdistan iracheno, dove gli yazidi sono riusciti a rifugiarsi dalla furia dell’Isis ma dove mancano medicinali, personale sanitario e strutture mediche adeguate.
I tre resteranno ospiti della Fondazione per tutto il periodo necessario alle cure del Burlo Garofolo, sostenute dall’Associazione Bambini del Danubio, che ospita, come detto, altri due bambini della stessa comunità, accompagnati dalle madri.
Fra il Kurdistan iracheno e Trieste si apre dunque un corridoio umanitario che – in attesa del possibile finanziamento da parte della Fondazione “Beneficentia Stiftung”, finalizzato alla copertura delle cure sanitarie necessarie – vedrà la Fondazione Luchetta ospitare nei prossimi giorni altri due bambini curdi yazidi, entrambi malati di tumore.
Elena Placitelli, giornalista
Ufficio stampa Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin