Alessandra Mastronardi e Andrea Iacomini in visita alla Casa Steffè della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin
Sabato 7 maggio, Alessandra Mastronardi e Andrea Iacomini, rispettivamente Ambasciatrice e Portavoce di UNICEF Italia, hanno visitato Casa Steffè, nella località di Bristie, nel comune di Sgonico-Zgonik: struttura di accoglienza di proprietà della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin gestito insieme all’ICS, Ufficio Rifugiati Onlus.
Il progetto in essere in Casa Steffè rientra nell’allargamento dei posti in CAS, previsto in convenzione con la Prefettura per rispondere all’emergenza Ucraina esplosa nelle prime settimane di marzo 2022. All’interno della struttura sono attualmente accolti sei nuclei familiari, arrivati a seguito dell’inizio del conflitto che si sta purtroppo consumando in Ucraina.“Siamo estremamente emozionati nell’aver visitato oggi una realtà importantissima per Trieste e per tutta Italia, ovvero questo centro dove la Fondazione Luchetta ospita bambini con patologie, provenienti dall’Ucraina” dichiara Andrea Iacomini “ancora una volta sono particolarmente felice di notare, come avevo già avuto modo di vedere nelle scorse visite, che la Fondazione ha una grande attenzione per tutti i bambini e le bambine che soffrono, e si prende cura di loro con uno staff straordinario, una struttura meravigliosa e con un’umanità che veramente non ha pari.
Il modello di integrazione e aiuto che abbiamo trovato qui rappresenta un’eccellenza: voglio fare ancora una volta i complimenti a Daniela Schifani Corfini, che rappresenta una madre ideale per questi bambini, quindi veramente grazie” conclude il Portavoce di UNICEF Italia.
Un onore anche per Alessandra Mastronardi, Ambasciatrice UNICEF Italia, che è rimasta “incantata dalla bravura del team e dall’umanità delle persone che lavorano nella struttura”.
“Una bellissima giornata” esordisce Gabriele Zvech, Direttore operativo di Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin “è stato davvero toccante vedere la sensibilità con cui Alessandra Mastronardi è entrata nella nostra struttura, passando del tempo e giocando a pallavolo insieme ad Andrea Iacomini e agli ospiti della Fondazione. Andrea era già venuto a trovarci in Via Valussi e oggi ha avuto modo di toccare con mano un’altra realtà della Fondazione, che potremmo definire più giovane rispetto a Via Valussi, nata nel 1994, per l’accoglienza di bambini che necessitano di cure mediche non possibili nei loro paesi di origine. L’accoglienza delle famiglie ucraine è la risposta che Fondazione ha dato a questa emergenza, mobilitandosi per far sì che queste famiglie avessero un luogo sicuro dove stare”.