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Papa Francesco: “L’Europa costruisca ponti, non muri!”

Papa Francesco è l’unico che in questi anni non ha mostrato il minimo dubbio sulla necessità di accogliere i profughi di guerra e i migranti che arrivano in Europa.

Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli?

Sono le parole con cui Papa Francesco ha letteralmente strigliato i leader europei, durante la cerimonia in cui è stato insignito del Premio Internazionale Carlo Magno 2016, “in tributo al Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori”.

Non è andato per il sottile il Papa, rivolgendosi al Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, al Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker e al Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, presenti alla cerimonia in vece di tutti i Paesi membri.

“Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo” — ha dichiarato Francesco — “sogno un’Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano”. Un discorso che richiama per forma e potenza quello famoso di Martin Luther King, e che richiama l’Unione Europea ai suoi principi, a fare ciò per cui è nata, e che in questi anni sembra aver smesso di fare.

Quell’atmosfera di novità, quell’ardente desiderio di costruire l’unità paiono sempre più spenti; noi figli di quel sogno siamo tentati di cedere ai nostri egoismi, guardando al proprio utile e pensando di costruire recinti particolari.

Giustizia e economia sociale, lavoro e dignità, accoglienza dei fratelli in difficoltà, accoglienza di migranti e tutela dei diritti umani, tutela di anziani e malati, insegnare ai giovani l’onestà, la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo.

Sono valori che noi europei diamo quasi per scontati. “NO!”, ci comunica il Papa, ce ne siamo distanziati pericolosamente, ed è ora il momento di riabbracciarli.

Qui il discorso completo di Papa Francesco.