Lamiya, la tenacia della vita della popolazione yazida
Ci ha visitato Lamiya Aji Bashar, ragazza curda-yazida la cui straordinaria voglia di vita le ha permesso di sopravvivere la follia genocida dell’ISIS.
Ma questa è solo la sua storia, ce ne sono numerose di peggiori, spiega Lamiya Aji Bashar, ragazza diventata testimone della tragedia del proprio popolo, che oltre alle cicatrici del destino sull’anima, porta anche le cicatrici di un ordigno sul volto, segni di una fuga… fortunata.
“Nelle aree controllate dall’ISIS ci sono ancora almeno 2500 bambini yazidi venduti e sfruttati come piccoli schiavi da parte dei miliziani”, ha dichiarato Lamiya, che ha ricevuto il premio Sacharov 2016 del Parlamento Europeo insieme a un’altra ragazza yazida che ha vissuto la stessa tragedia, Nadia Murad Basee Taha.
La Fondazione è in prima linea da subito a favore di questa popolazione, e abbiamo ribadito il nostro impegno. Sinora abbiamo accolto una ventina di bambini yazidi con le loro famiglie, garantendo l’accesso alle cure, grazie anche alla collaborazione del progetto regionale “Diamo un futuro agli Yazidi”. La presidente Daniela Luchetta e Mirza Dinay, membro del Yezidi Council e presidente di “Yezidi Bridge” hanno espresso la volontà di saldare la collaborazione della rete delle associazioni e Ong che aiutano gli yazidi, per permettere loro di non scomparire come popolo, per non permettere che l’ISIS raggiunga il proprio obiettivo.