Bilancio delle attività 2022, un anno atipico
“Si dice che tante gocce fanno un mare, e mai come nel nostro caso posso testimoniare quanto questo sia vero. Più di 800 bambini e bambine accolti e curati con le tante ‘gocce’ arrivate in questi anni”. A sottolinearlo Daniela Schifani Corfini Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin che, nel corso della conferenza stampa svoltasi venerdì 25 novembre presso il Circolo della Stampa di Trieste, ha presentato insieme al direttore operativo Gabriele Zvech, al tesoriere Gianfranco Depinguente e alla coordinatrice del progetto dedicato alle famiglie ucraine, Viktorya Yatsyshyna, le attività portate avanti nell’anno corrente dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin e le criticità riscontrate in tutto il Terzo settore legate alla contrazione delle donazioni.
Quest’anno la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin ha proseguito le sue attività di accoglienza di minori stranieri affetti da patologie non curabili nei paesi di origine – 54 le persone ospitate nel 2022; di gestione del progetto CAS attraverso una convenzione con la Prefettura di Trieste; di gestione di un progetto di ‘’Social Housing” in Convenzione con l’Ater di Trieste e con l’ASL Triestina e attività sociali nella Microarea di Montebello (quartiere della città); di raccolta vestiario e generi di necessità per la popolazione in fasce di povertà a Trieste con il suo Centro di raccolta Elide – sono circa 1.500 le persone assistite che si sono rivolte periodicamente al centro per prendere, in via assolutamente gratuita, i generi loro necessari; dell’organizzazione del Premio giornalistico ‘’Marco Luchetta’’.
La Fondazione a metà anno ha dovuto ridurre alcune delle sue attività, come ad esempio il Banco alimentare, per contenere i costi di gestione, effetto del calare delle elargizioni e della mancanza, nell’anno, di lasciti testamentari. Il 2022 è stato un anno atipico. Finora negli anni dal 2014 e fino al 2021 le chiamate ereditarie hanno permesso di mantenere la Fondazione in equilibrio finanziario. Nel 2022 non abbiamo avuto chiamate ereditarie. Conseguentemente, si è fatta e si fa molta fatica a continuare l’attività. “Siamo arrivati alla fine del 2022 ed è giusto che la Fondazione restituisca a tutte le persone che l’hanno supportata un riscontro di quanto ha potuto fare con le elargizioni ricevute” dichiara la presidente “la Fondazione è un motivo di orgoglio per la nostra città, è conosciuta e apprezzata per il bene che è riuscita a fare a tante persone.
Purtroppo stiamo attraversando un momento buio, di ansia e incertezza e credo che, proprio per questo, bisogna stringersi e ottimizzare al massimo le nostre risorse ed energie. Aiutare chi aiuta è un modo concreto di fare la propria parte, piccola o grande che sia” continua Schifani Corfini Luchetta “perché è giusto ricordare che, per la sua principale attività, la Fondazione non riceve alcun contributo pubblico. Vogliamo continuare ad accogliere e ridare speranza a chi, spesso, non ne ha più e abbiamo più che mai bisogno di voi, di tutti quelli che hanno dimostrato di apprezzarci e che sono stati al nostro fianco in questi anni, combattendo con noi delle vere e proprie battaglie per curare bambini e bambine, portare in salvo persone altrimenti perse, supportare nuclei familiari in sofferenza anche del nostro territorio e, ahimè, far quadrare i conti! Grazie a tutti quelli che ci aiuteranno a continuare il nostro lavoro”.